È questa una parola chiave quando si parla dei processi di Finereader.
Nel <menu/file> ricorre quattro volte.
Si può creare un nuovo batch, si può aprire un batch esistente, si può salvare con nome un batch, e ovviamente un batch lo si può anche chiudere.
Nella barra dei menu c’è poi una tendina chiamata «batch», che riporta le righe seguenti:
Combinazione tasti |
|
Rinumera pagine... |
|
Vai alla pagina successiva |
<control+ ‘più’ (tast num)> |
Vai alla pagina precedente |
<control+ ‘meno’ (tast num)> |
Vai a pagina... |
<control+G>* |
Chiudi pagina corrente |
<control+f4> |
Elimina pagina da batch |
<canc> |
Elimina batch |
|
Ma proprio non era possibile trovare un termine equivalente in italiano?
Siccome a me la cosa sembra buffa, vi riporto per intero ciò che dice il dizionario inglese della Garzanti:
batch
Traduzione
s.
1 infornata (di pane)
2 gruppo (di persone)
3 (amministrativo)
lotto, partita: - process, lavorazione per lotti
4 (informatico)
lotto (di schede); gruppo (di lavori): - data terminal, terminale per
elaborazione a lotti; - file, archivio sequenziale; - header, intestazione
di lotto; -
processing, elaborazione sequenziale, trattamento a lotti (o a gruppi); -
record, registrazione di archivio sequenziale; - total, totale di
controllo
5 (tecnico) mescola;
carica.
Il punto quattro, relativo all’informatica sembra volerci suggerire l’idea di un archivio sequenziale, in cui, all’occorrenza, una serie di istruzioni andranno eseguite secondo un ordine prestabilito. Chi ha esperienza di batch files sa che di qualcosa del genere si tratta. Ma qui non c’è da compilare nulla. Se apriamo un nuovo batch, iniziamo a lavorare e poi salviamo quel batch con un nome, alla riapertura ritroveremo archiviate tutte le nostre operazioni. Potremo decidere di eseguirle fino ad ottenere la copia testuale della pagina, oppure continuare ad aggiungere dati.
E l’utilità di tutto questo? Immaginate di avere in corso la scansione di un libro. Suonano alla porta e vi consegnano una missiva. Curiosi di sapere di che si tratta, potreste togliere momentaneamente il libro dallo scanner, appoggiarvi la lettera e scansionarla. Poi però dovreste fare pulizia, cancellando le pagine della lettera, per evitare che vi resti in mezzo al libro. Per chi non vede si tratta di operazione brigosa se non rischiosa.
Non così se istantaneamente creo un nuovo batch: <menu/file/nuovo batch>. Scannerizzo i fogli, se mi va li leggo nelle finestre di Finereader, altrimenti li mando a Word, se voglio salvo, chiudo, riapro il batch precedente, <menu/file/apri batch> e riprendo col mio libro. Libro che potrei anche interrompere a metà. Per passare ad altro, Il procedimento è chiaro e facile: basta assegnare a ciascun batch un nome riconoscibile.
[Per esser certi che la mia descrizione coincida con quel che voi vedete, digitate preventivamente <control+0>. Spiegherò poi questo comando]
In alto abbiamo il solito apparato di icone, pulsanti, barre di strumenti e menu.
DEFAULT - ABBYY
FineReader 8.0 Professional Edition - [4] simbolo Riduci a icona simbolo
Ingrandisci
File Modifica Visualizza Batch Immagine Processo Strumenti
Finestra ?
Nuovo batch (Ctrl+N)
Apri batch (Ctrl+Shift+N) Taglia (Ctrl+X) non disponibile
Scan&Read Scandisci Leggi tutte Controllo ortografico
Microsoft Word
Nella finestra principale appaiono delle righe, selezionabili con le frecce verticali. Eccole. Avvertendo che in cima a tutto, come in una tabella, appaiono i nomi dei campi.
Numero di pagina Numero .. Caratteri incerti Caratte... Errore/avviso
Errore/avviso
Riconosciuta 1 0%
(3/1761)
Riconosciuta 2 0%
(1/1890)
3
4
Nelle prime due righe, prima del numero, c’è scritto “riconosciuta”, segno che FR ha completato il processo di scansione e riconoscimento.
Nelle altre due non c’è scritto niente, poiché le pagine sono state scandite ma non riconosciute.
Nelle prime due righe leggete, a seguire, la percentuale approssimata di caratteri incerti e, tra parentesi, le cifre assolute.
Vi assicuro di non aver selezionato il libro in modo da far fare bella figura a FR. E in più, non è nemmeno detto che si tratti di errori. Il programma tante volte ci prende anche senza esserne sicuro. Vedremo poi come.
Infondo alla videata, la solita barra di stato, vocalizzabile[1] col comando di Jaws <insert+pagina giu’>:
INS Pagine: 1/4
Col che, abbiamo appreso di aver inserito quattro pagine.
La finestra principale di Finereader non mostra sempre e comunque la stessa cosa. Vi si può visualizzare l’immagine d’origine, il testo riconosciuto o il batch, ossia la struttura del lavoro e i risultati provvisori ottenuti.
Scorrendo verso destra la barra dei menu, portiamoci alla voce <finestra>[2].
Ecco la tendina:
Combinazione tasti |
|
Finestra successiva |
<control+f6> |
Finestra precedente |
<control+Shift+F6> |
Disponi finestre |
|
1 Batch |
<alt+0> |
2 Immagine |
<alt+2> |
<alt+3> |
|
4 Zoom |
|
Visto? È Facile! Le indicazioni sono chiare di per sé. E in più lo stesso FR ci fornisce delle alternative, come si vede dalle due colonne della tabella[3]
Diciamo subito che ai ciechi assoluti interessano solo due delle quattro modalità: la finestra del batch e quella del testo.
Nella prima verificheranno i dati presenti, come il numero delle pagine scandite (riconosciute o no), cifra e percentuale dei caratteri incerti, pagine bianche, messaggi di errore, ecc.
Nella seconda potranno fare un po’ di lettura, anche se la modalità migliore per leggere non è questa; del che diremo in seguito.
Però non sottovalutiamo le altre due modalità: immagine e zoom.
Sono, ovviamente, formati immagine e quindi illeggibili da Jaws. Tuttavia gli ipovedenti possono contare su una funzione presente nel <menu/visualizza> in corrispondenza rispettivamente con <immagine> e >zoom>. Mi riferisco alla funzione <scala>, con cui è possibile ingrandire o rimpicciolire la visualizzazione.
Dirò poi a suo tempo delle possibilità consentite da tutto ciò in sede di correzione, se abbiamo la possibilità di essere coadiuvati da un vedente.
Ora facciamo una sintesi e vediamo di fissare qualche base.
1. Lancio Finereader. Se appare una finestra di benvenuto la chiudo con <escape> o meglio vado a smarcare la casella che dice al programma di non farlo più.
2. Metto un foglio o un libro sullo scanner.
3. Digito<menu/file/scandisci immagine> o <control+k>. Quindi attendo che il ronzio dello scanner si spenga definitivamente.
4. Ripeto l’operazione più volte se il documento si compone dipiù pagine.
5. Finite le pagine da scansionare, premo <alt+0> oppure anche <control+0>[4] per essere certo di trovarmi nella finestra batch.
6. Esploro con le frecce verticali per verificare che esistano delle pagine scandite, ma non ancora riconosciute.
7. Con il comando <control+shift+r> avvierò il riconoscimento di tutte le pagine scandite. Se invece voglio che siano riconosciute o la sola pagina corrente o le sole pagine selezionate, digito <control+r>.
8. Sempre dalla finestra del batch, verifico ciò che ho fatto. Seleziono la riga relativa a una pagina e do invio. Così facendo, ho aperto la finestra del testo, dove potrò già leggere, anche se questa non è la migliore modalità di lettura.
9. Tramite la sequenza <alt,f,l,v,w> il testo verrà esportato in un file di Word che poi nominerò e salverò. Uno script allegato al presente corso permette di fare quest’ultima operazione semplicemente premendo <control+i>.
Vai a Lezione 3
* Il comando apre una finestra di dialogo con un campo in cui scrivere il numero della pagina che si vuole raggiungere, e un pulsante <OK> per eseguire
[1] I display Braille dispongono di tasti di navigazione con cui raggiungere i punti voluti dello schermo, come, nel nostro caso, il fondo della videata, dove si trova la barra di stato. Ma qui non riportiamo alcun comando, supponendo che ciascuno conosca il proprio ausilio.
[2] Mentre leggete questo corso, vi invito ad attivare tutta l’assistenza che Jaws è in grado di dare. Ad esempio, oltre alla prolissità intermedia o addirittura per principianti, nei primi due combo box delle “basi” attivate tutto. Ciò farà sì che, ogni qual volta metterete il cursore su una riga di menu, su una casella di una finestra di dialogo, ecc., la voce vi dirà delle cose; e a me interessa che vi dica il tasto caldo. Nel caso del menu/finestra vi dirà <alt+n>, in quanto la lettera sottolineata è appunto la n. Quando vi sarete impratichiti, disattivate pure quel che vi dà noia. In ogni caso, per sapere qual è la lettera sottolineata da digitare in combinazione con <alt>, è sufficiente premere il tasto 5 del tastierino.
[3] Le alternative diventano tre, se ci abituiamo a far uso della lettera sottolineata, secondo le indicazioni contenute nella nota precedente. Quando non è prevista una specifica combinazione, come nella terza riga della tabella in questione, possiamo sempre ricavarci una combinazione a nostro uso. Ad esempio, per disporre più finestre sullo schermo, dopo <alt+n> che mi porta nel menu/finestra, aggiungo una <d>, ossia la relativa lettera sottolineata.
[4] La combinazione <control+0> apre comunque la visualizzazione della finestra del batch. Ma alterna due modalità: una a schermo intero, l’altra ridotta a un’area che l’utente può decidere dal sottomenu in coincidenza con <menu/visualizza/finestra batch>. In visualizzazione ridotta, sullo schermo si può vedere l’immagine o il testo corrispondente al numero della riga selezionata. Ma questo non aiuta chi non vede, il quale dovrà passare da una visualizzazione all’altra tramite gli appositi comandi e sarà senz’altro favorito da una visualizzazione a schermo intero, a differenza di chi può fare uso del mouse.