Premessa

 

Premessa

Quando ebbi per la prima volta nelle mani la versione 8.0 di Finereader, mi fu chiaro quale doveva essere il mio compito.

Avevo scritto un minicorso sull’acquisizione di testi tramite il detto OCR quando si era ancora alla versione 5. Con la 6 e quindi la 7, l’aggiornamento aveva riguardato più l’efficienza del programma e la sua performance che l’interfaccia; e quelle poche cose le avevo comunicate nelle liste frequentate dagli interessati.

Con la versione 8 invece, per ragioni non tutte logiche e comprensibili, erano stati apportati cambiamenti nell’interfaccia e segnatamente nei menu. Col risultato che chi si fosse letto le mie lezioncine, avrebbe dovuto fare un doppio lavoro: acquisizione degli elementi concettuali che restavano sostanzialmente invariati, e traduzione dei vecchi comandi sulla nuova interfaccia, a condizione di avere una relativa dimestichezza con queste cose.

E i principianti? Certo non si può pretendere che chi non ha mai adoperato un OCR si vada a leggere il manuale della versione vecchia e quindi traduca le precarie conoscenze acquisite in certezze nuove che lo mettano in condizione di lavorare.

Ringrazio tutti coloro che, dovendo dare consigli su Finereader, rimandano al vecchio corso ancora consultabile e scaricabile dal “Club informatico” dell’UIC di Parma.

In effetti i redattori di quel sito, che ringrazio per l’ospitalità accordatami, hanno messo online anche una sorta di aggiornamento che scrissi a botta calda. Ma anche con questo aggiornamento il problema non si risolve. Uno deve prima leggere il vecchio corso e poi completarlo con le nuove nozioni. Didatticamente fa acqua da tutte le parti.

Dunque ecco il mio compito: riscrivere il corso. Ma come?

-         Facile! – Dirà qualcuno – Ripassi tutto riga per riga e, quel che si può tenere lo lasci, quel che non va più lo cambi o lo elimini… -

-         Una ricognizione in tal senso mi ha immediatamente dissuaso dal folle proposito. A parte la noia mortale che un lavoro del genere comporta, non è che si risparmi tempo; e anche l’omogeneità stilistica va a farsi benedire. La qualcosa non è un solo fatto estetico: ne va dell’efficacia del lavoro.

-         E poi, come e dove sistemare tutte quelle nozioni che nel tempo ho acquisito, in proprio o grazie allo scambio con gli amici delle liste?

-         Oggi siamo diventati tutti un po’ più bravi nell’acquisire testi. Non solo sappiamo ripetitivamente far scorrere le pagine di un libro sul piano dello scanner; ma abbiamo messo assieme anche una serie di trucchi, tattiche e strategie, per far sì che il risultato del nostro lavoro individuale sia possibile metterlo anche a disposizione di altri nelle nostre condizioni.

-         Dunque un nuovo corso su Finereader, certo; ma anche un corso un po’ più largo sull’acquisizione testi, e in particolare sull’acquisizione di testi ad uso di chi non vede.

-         Già, perché allo stato attuale per me scanner e OCR sono gli occhiali per leggere.

 

Carlo Loiodice

 

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