Impostare lo scanner

L’orientamento dell’immagine

Il formato della carta

La luminosità

Modalità e risoluzione

Scansione di pagine in serie

 

 

Lezione 5.

Impostare lo scanner

 

Come preannunciato, dedicherò un po’ di spazio alle impostazioni dello scanner, visualizzabili e modificabili dalla finestra <menu/strumenti/opzioni>, scheda “scandisci/apri” pulsante “impostazioni scanner” Più rapidamente ci possiamo arrivare digitando la combinazione <control+shift+s>.

Due cosette in premessa.

-         Se non si sta già lavorando con lo scanner, l’esito del comando apparirà lento e tardivo. Ma dipende dal fatto che lo scanner deve avviarsi, come in ogni primo momento del suo uso.

-         Se invece la finestra non si apre, ciò vuol dire che nessuno scanner risulta connesso o visibile dal sistema. Si è già detto di come configurare la scelta dello scanner in FR. Qui aggiungiamo un consiglio nel caso ci siano ancora problemi. Nel pannello di controllo di Windows XP, c’è una voce: “Scanner e fotocamere digitali”. Da lì potremo verificare se è o non è visibile dal sistema una periferica di questo tipo. Ma il discorso che eventualmente ne consegue non può essere affrontato qui e va risolto in sede tecnica.

 

L’orientamento dell’immagine[1]

Abbiamo detto che Finereader è in grado di capire da sé in quale direzione procedere per il riconoscimento dei caratteri. Ciò non significa che debba esservi obbligato. Se gli togliamo questa incombenza, sarà per lui e per noi tempo risparmiato.

Vediamo dunque come dobbiamo intendere la questione dell’orientamento.

Dato un foglio di carta rettangolare del formato A4, le righe del testo possono correre parallelamente ai lati corti oppure ai lati lunghi. La qual cosa comporta che il lettore vedente, lo dispone davanti a sé in un certo o in un cert’altro modo.

Se le righe sono parallele ai lati corti, il rettangolo apparirà più verticale che orizzontale, analogamente a quanto avviene per le fotografie. Ed è per questo che in italiano noi definiamo «verticale» questo orientamento del foglio, là dove americani e inglesi lo chiamano «portrait» (ritratto).

Se invece le righe sono parallele ai lati lunghi, il foglio si disporrà davanti agli occhi di chi guarda, come una cartolina - «landscape»=paesaggio -, che dà la sensazione di orizzontalità.

Già; ma come fa un non vedente a sapere in che direzione corrono le righe? Certamente non guardando! Ma l’esperienza può aiutare.

Prendiamo un libro, ossia l’oggetto che più d’ogni altro tratteremo con questo software. Un libro aperto si presenta come un rettangolo “orizzontale” diviso in due rettangoli verticali: la pagina pari sulla sinistra, e la pagina dispari sulla destra.

Se così aperto, il libro sta all’interno della superficie dello scanner[2], l’orientamento è da considerarsi orizzontale. Se invece le due pagine affiancate sovrabbondano rispetto ai margini dello scanner, allora dovremo procedere una pagina per volta, che disporremo sul pianale nell’altro senso, cioè verticalmente[3].

Se si tratta di pubblicazioni, come libri o riviste, è il dorso rilegato a darci lo spunto. Collocato sulla sinistra per chi legge, dà immediatamente l’idea del tipo di pagina.

Diverso è il discorso per i documenti semplici, diciamo così, quelli che tiriamo fuori dalla stampante del nostro PC o che qualcuno può passarci. Se non ci sono ragioni particolari, essi sono orientati verticalmente, direzione che consente una migliore utilizzazione della superficie e quindi un risparmio di carta. Ciò non toglie che anche in questo caso non si adoperi l’orientamento orizzontale, nel caso che ci siano tabelle, grafici, testo con traduzione a fronte, che hanno bisogno di espandersi in orizzontale al di là delle dimensioni del lato corto del rettangolo.

Se uno non ha almeno un piccolo residuo visivo, qui non ha punti di riferimento. Ma ha da mettere in campo delle strategie a cui abbiamo velocemente già fatto cenno e di cui parleremo più ampiamente.

In conclusione di questo punto, dobbiamo fare ancora una cosa. Abbiamo parlato di orizzontale e verticale, ma non di sotto e sopra. Non solo dobbiamo appurare qual è l’alto e quale il basso del foglio che vogliamo leggere; ma dobbiamo anche sapere qual è l’alto e quale il basso dello scanner con cui lavoriamo, intendendo che la lampada scorre in una certa direzione che riproduce il percorso alto/basso.

Sugli scanner c’è un segno, purtroppo non rilevato, che indica questo, e che dovremo farci dire la prima volta. Gli ipovedenti, se non individuano quel segno, possono avviare una scansione a vuoto e vedere in che senso scorre la lampada.

Così può capitare, come nel mio caso, che per disporre correttamente un documento, io debba metterlo con il lato alto a rovescio, sul lato verso di me. Ma quello è il percorso che fa la lampada…

Quando non si è sicuri, oppure quando la prima scansione ha dato risultati terrificanti, si può attivare il riconoscimento automatico dell’orientamento.

 

Il formato della carta

Con sigle convenzionali come A4, B5, ecc., s’intendono rettangoli di carta di una certa dimensione. Inutile soffermarcisi più che tanto. Ma funziona più o meno così.

Il formato A4 è un rettangolo largo (in orizzontale) 21 centimetri e alto (in verticale) 29,7 centimetri. Se vogliamo ricavare le dimensioni dell’A3, raddoppiamo il lato corto. Se vogliamo quelle dell’A5, dimezziamo il lato lungo.

Nella casella del formato, noi scegliamo questo e non esattamente le dimensioni. Ma se disponiamo di dati precisi in merito, l’ultima riga, “personalizzato”, consente di stabilire manualmente tutti i dati. So che non lo farete praticamente mai. Tuttavia, se aveste intenzione di fare la riproduzione esatta e integrale, poniamo, della vostra carta d’identità, potreste fare qualche prova.

 

La luminosità

Attraverso un pulsante radio, scegliamo se dire al programma di regolarsela da sé oppure se intendiamo farla noi manualmente. Se scegliamo “manuale”, apparirà accanto un’altra casella per la selezione dei valori.

Vantaggi e svantaggi.

Con la regolazione automatica, abbiamo maggiore sicurezza, ma il processo è più lungo.

Con la regolazione manuale, bisogna farsi un po’ di esperienza. Comunque diciamo che, dato un normale libro in commercio, su carta decente e buona inchiostrazione, il parametro del 50% è del tutto soddisfacente. E in più il processo è più veloce.

 

Modalità e risoluzione

Raggruppo sotto questo titolo le due caselle successive in quanto facilmente intuibili. Per i normali libri il bianco e nero va benissimo. Ma se dopo una prima prova di un paio di pagine, non siamo soddisfatti del risultato, possiamo provare con i livelli di grigio. La modalità a colori soltanto per riprodurre foto.

Anche la «risoluzione» va bene a 300DPI. Potrebbe essere necessario aumentarla se la scrittura è molto piccola; ma questo rallenta il processo.

 

Scansione di pagine in serie

Abbiamo già incontrato, fra le opzioni, una casella che ci permette di scandire più immagini in serie. E abbiamo anche detto, in quella occasione, che l’informazione era da integrare. Eccoci dunque.

Se marchiamo la casella “scandisci più immagini” in <menu/strumenti/opzioni> scheda “scandisci/apri”, dobbiamo fare i conti con le caselle che seguono, in questo esame analitico e quasi completo che stiamo facendo della finestra delle impostazioni dello scanner.

 

  • “Pausa tra le pagine”
    Attivandola, si apre subito dopo un campo in cui selezionare un numero. È quello dei secondi di pausa che Finereader concede allo scanner prima di ripartire per la pagina successiva. Questo processo si interrompe premendo <escape>.
  • “Interrompi tra le pagine”.
    Se attivata, FR blocca la ripartenza dello scanner fino a che l’utente non avrà premuto i pulsanti <Sì> per proseguire e <No> per interrompere definitivamente[4]

 

P.S. – I due campi che ho tralasciato mi sembrano assolutamente intuitivi. Uno riguarda le unità di misura che s’intendono adottare quando si leggono o si digitano dei valori. L’altro chiede se si vuole che la finestra delle impostazioni scanner venga mostrata come ora la state vedendo all’inizio di ogni processo di scansione. Direi di no, vero?

 

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Indice

 



[1] Quando parliamo di «immagine», in quest’ambito specifico non ci riferiamo a qualcosa di figurativo o grafico, ma includiamo anche il testo non ancora riconosciuto.

[2] Gli scanner più economici e di uso comune sono in formato A4. Ma ne esistono anche nel formato A3, più indicato per studenti o professionisti che hanno bisogno di consultare pubblicazioni più voluminose, come manuali specialistici ed enciclopedie.

[3] Sono già in commercio scanner architettati in modo che la pagina di un libro, disposta in verticale, coincida interamente col pianale. Il segreto sta in un lato aperto, dal quale l’altra pagina può penzolare a partire esattamente dalla linea della rilegatura.

[4] Sullo schermo la finestra di “Scanmanager 8.0” con la richiesta di <Sì> e <No> compare senz’altro. Tuttavia è possibile che Jaws non la focalizzi. Solo per una volta dovremo cercarla tramite <alt+tab>, oppure con il menu di Jaws per le applicazioni aperte <insert+f10>. Messo a fuoco “Scanmanager 8.0”, verifichiamo che il pulsante si trova già su <Sì> e ci basterà un colpetto di barra spaziatrice per avviare la nuova pagina. Personalmente preferisco questa seconda modalità. La raccomando ma non la impongo.