Come installare Finereader 8.0

Facciamo una prova

Un esempio di menu

La prima scansione

La prima lettura

Un’indicazione veloce

 

 

Lezione 1.

Come iniziereste un corso di sartoria: spiegando cos’è un ago o cos’è un filo?

Iniziando una lezione di falegnameria, parlereste del chiodo per poi dire a che serve il martello, o spieghereste come funziona un martello, facendo quindi un esempio su un chiodo? E quando parlare dei tipi di legno o di quanti oggetti si possono costruire?

Mi sento un po’ in questa condizione.

Mi sono prefisso di scrivere un corso per principianti assoluti ma senza escludere chi è già più avanti; e quindi a questi ultimi chiederò un po’ di pazienza.[1]

 

Come installare Finereader 8.0

Generalmente non è difficile installare un programma. S’inserisce il testo, si digita il numero di serie (serial number, SN) e, se non si hanno ragioni tali da richiedere una personalizzazione, si preme il pulsante <avanti> in tutte le finestre successive; <indietro> quando si ha un dubbio> o <annulla> per tornare daccapo. Il pulsante <fine> ci avverte che possiamo anche sfilare il cd.

Questo vale anche per Finereader 8.0, che in più richiede l’autenticazione. Si tratta di mandare al produttore un certo numero di codice visibile nell’apposita finestra: via internet, via e-mail, via telefono o fax. Il produttore invierà un altro codice che trascriveremo nell’apposito campo. Il principiante che non si sente sicuro potrà farsi aiutare, ma è operazione che va fatta una sola volta. Senza di che il programma parte in modalità limitata. Funziona ma non al massimo delle sue possibilità, come qualunque demo.

 

Facciamo una prova

Come i programmi che diffusamente conosciamo, ad esempio Word, Excel o Nero, anche Finereader usa tre modalità per dare i comandi:

a)      le icone, da cliccare col mouse;

b)      i menu, generalmente sensibili sia al mouse che alla tastiera;

c)      le combinazioni di tasti, associati generalmente a <control>.

Sulla prima categoria sorvolerei nell’esposizione ma aggiungerò qualcosa in margine.[2]

Sulla terza dirò quel che tutti già sanno. Si tratta di una modalità molto in voga fra i non vedenti, ma ha un limite: quelle combinazioni vanno imparate meccanicamente a memoria e quasi mai c’è una logica per ricostruirle in base a un ragionamento. Se poi i compilatori del software sono più in forma del solito, ve le cambiano da una versione all’altra di un programma e voi c’impazzite dietro. Con FR si verifica appunto questo caso.

Per fortuna che c’è la seconda categoria di comandi, completa, efficiente e collaborativa.

 

Un esempio di menu

La barra dei menu si raggiunge, come al solito, premendo il tasto <alt> oppure il tasto funzione <f10>: è nozione generale.

Altrettanto assodato è che, per scorrere in verticale la tendina del menu, ci sono due modi:

a)      scorrere con le frecce verticali, dando <invio> sulla riga che c’interessa;

b)      premere la cosiddetta lettera calda, ovvero quella che nella dicitura appare sottolineata.

Andiamo dunque nella barra dei menu. Verificheremo che, come al solito, la prima tendina corrisponde alla dicitura «file».

Apriamo e leggiamo.

 

Comando

Combinazione tasti

Apri PDF/immagine...

Ctrl+O

Scandisci immagine...

Ctrl+K

Interrompi scansione

Esc

Nuovo batch

Ctrl+N

Apri batch...

Ctrl+Shift+N

Salva batch con nome...

 

Chiudi batch

 

Salva risultati

Sottomenu

 

Stampa

Sottomenu

Proprietà documento...

 

Esci

 

 

Il principiante assoluto non avrà capito proprio tutto; ma qualcosa sì.

Avrà capito, ad esempio, che «scandisci immagine» potrebbe essere il comando che dà il via alla scansione; e che, in alternativa a questo comando di menu, esiste anche la combinazione <control+k>.

Ma prima di buttarsi a capofitto, potrebbe continuare l’esplorazione della tendina e ragionare un attimo.

Appena sotto, c’è la riga «interrompi scansione», che come alternativa ha il tasto <escape>.

E le altre righe?

 

«Esci» si capisce, ma cosa vuol dire «batch>?

Calma! Per la fretta la gatta fece i gattini ciechi! Ne riparleremo e avremo modo di spiegare. Ma nel frattempo, se scorrendo i menu si trova qualcosa di comprensibile, lo si tenga per buono.

 

La prima scansione

Ora il nostro principiante può fare trepidante la prima prova.

Collegato lo scanner? Messo un libro o un foglio sul pianale? Allora via!

Giusto il tempo perché la lampada si scaldi, ed egli sentirà il tipico ronzio il quale lo avverte che il processo è iniziato. A un certo punto ci sarà un’interruzione del ronzio. Questo è il segno che la lampada ha percorso tutto il piano e inizia il ritorno a capo. Siamo pronti per un’altra pagina.

Ma cosa abbiamo fatto esattamente?

Tramite lo scanner abbiamo trasformato una pagina scritta in un file di immagine. Ma non saremo in grado di leggerne il contenuto. In effetti a schermo compare l’immagine esatta del nostro foglio di carta, ma ciò non basta né all’editor[3] né allo screen reader[4].

Occorre che l’immagine venga trasformata in “testo battuto”, come dicono alcuni, ciò un testo simile a quello che state leggendo ora con il vostro editor.

A far questo pensa l’OCR, acronimo inglese che significa riconoscitore ottico di caratteri[5].

 

La prima lettura

Torniamo nel menu – tasto <alt> - e lo esploriamo procedendo con le frecce orizzontali verso destra. Arriviamo alla voce <processo>, nella cui tendina saranno verosimilmente tutti comandi relativi al lavoro vero e proprio del programma. Leggiamo la tendina.

 

Scan&Read

Open&Read

Aggiungi immagini

Leggi

Controllo ortografico

Salva risultati

Operazioni automatiche

Avvia riconoscimento in background

Interrompi riconoscimento in background

 

Mi rendo conto: è quasi tutto da spiegare. Però la dicitura <leggi> mi pare che non susciti equivoci!

E allora premiamo pure <invio>!

Si apre un sottomenu. Eccolo.

 

Comando

Combinazione tasti

Leggi

Ctrl+R

Leggi tutte le pagine

Ctrl+Shift+R

Leggi blocco

Ctrl+Shift+B

Analizza layout

Ctrl+E

Analizza layout su tutte le pagine

Ctrl+Shift+E

Analizza layout nel blocco

 

Analizza struttura tabella

 

 

Anche qui da capire subito c’è poco, ma quel poco non mi pare trascurabile. Le prime due righe ci forniscono sia il comando che la combinazione alternativa.

Quando vogliamo, possiamo tornare in questo menu, che comunque impareremo a conoscere meglio, sia digitare <control+r> per leggere la pagina corrente o <control+shift+r> per leggere tutte le pagine. Dove col verbo “leggere” non dobbiamo intendere la nostra lettura, a bassa o ad alta voce; bensì la trasformazione dell’immagine in testo.

 

Un’indicazione veloce

Sento suonare la campanella di fine lezione e il rischio e che, di tutto ciò che vi ho detto, non ve ne possiate far nullla. Per cui vi do un’indicazione secca, senza spiegare e senza discutere.

Se avete scansionato e poi riconosciuto una o più pagine, digitate <control+s>. Nella finestra che si aprirà – in tutto e per tutto simile al <salva con nome> che già conoscete per averla vista su altre applicazioni – comportatevi come la vostra esperienza, per quanto piccola, vi suggerisce. Vale a dire:

  • assegnate un nome
  • lo indirizzate in una cartella
  • scegliete un formato[6]
  • date un’occhiata alle restanti caselle nel caso che vi suggeriscano qualcosa d’interessante[7]
  • premete <Salva>
  • Aprite il file ottenuto e leggete…

 

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Indice

 



[1] La struttura dei documenti consentirà anche una lettura selettiva mediante l’uso dellatitolazione.

[2] Jaws consente di marcare i grafici, o digitando <insert+g> in corrispondenza con un grafico singolo da rinominare, o digitando <control+insert+g> e attendendo che proceda automaticamente all’etichettatura di tutti i grafici che appaiono sullo schermo. Infine <control+shift+insert+g> visualizza in un menu tutti i grafici etichettati presenti a schermo. Ma io consiglio di rinominare quest’ultimo comando assegnandogli una combinazione  meno atletica. Ad ogni modo, come si vedrà esplorando lo schermo col cursore Jaws, solo alcuni dei comandi di FR sono icone. Gli altri sono pulsanti con un testo e quindi non compariranno nell’elenco dei grafici etichettati. Sono comunque cliccabili con l’emulatore del mouse presente sul tastierino numerico.

[3] Mi riferisco ai programmi di scrittura che noi usiamo anche per leggere: dal Blocco note a Wordpad e a Word, per citare soltanto i più noti.

[4] Io mi riferisco a Jaws, non perché il produttore mi sponsorizzi, ma solo perché è quello che adopero e quindi conosco. Non mi dispiacerebbe se utenti esperti di altri scrreen reader completassero la mia informazione.

[5]Kurzweil è stato un pioniere degli scanner piatti, della tecnologia OCR della lettura con riconoscimento ottico dei caratteri e dei sintetizzatori vocali.

[6] Va da sé che, scegliendo i formati di solo testo, ogni formattazione presente nel documento d’origine verrà eliminata.

[7] In particolare di ciò che è contenuto nella casella “impostazioni formati” parleremo diffusamente più avanti.