Carlo Loiodice
Il Fine Lettore

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Corso di Fine Reader - Lezione 2

1. Combinazioni di tasti.

Chi si è accinto a fare le prime elementari operazioni indicate nella conversazione precedente, ha avuto modo, scorrendo il menu, di accorgersi del fatto che ad alcuni comandi sono associate delle combinazioni di tasti.
Queste - lo ripeto dopo averlo detto nel corso di Word - rendono sicuramente più immediata l'esecuzione, ma vanno mandate a memoria senza la possibilità di appellarsi ad un qualche criterio.
- <control+d> esegue, in successione, la scansione e il riconoscimento (lettura) di una pagina;
- <control+k> avvia soltanto la scansione di una pagina;
- <control+shift+k> avvia la scansione in sequenza di più pagine;
- <control+t> interrompe la scansione sequenziale;
- <control+r> avvia il riconoscimento della pagina corrente o del gruppo di pagine selezionate;
- <control+shift+r> avvia il riconoscimento (lettura) di tutte le pagine non ancora riconosciute.
Queste combinazioni - lo abbiamo visto - hanno il loro corrispettivo nel menu e quindi possono essere facilmente rintracciate in caso di dimenticanza.
Se, dopo aver scansionato un certo numero di pagine, volete riportare il tutto in un file omogeneo, <menu/file/invia tutte le pagine a> vi apre un sottomenu, al cui interno le opzioni interessanti per il momento sono due:
a) "Microsoft Word", che si aprirà automaticamente con il vostro testo che poi salverete come vorrete;
b) "appunti", che fa la stessa operazione del comando "copia". Se il vostro editor non compare nel sottomenu, usate questa opzione e poi incollate in un file che aprirete con quest'ultimo.

2. Il batch.

Siccome quando io non conosco il significato di un termine, sono solito consultare un dizionario, ecco cosa dice il dizionario Hazon-Garzanti:
[...]
4 (inform.) lotto (di schede); gruppo (di lavori): - data terminal, terminale per elaborazione a lotti; - file, archivio sequenziale; - header, intestazione di lotto; - processing, elaborazione sequenziale, trattamento a lotti (o a gruppi); - record, registrazione di archivio sequenziale; [...].

Ora forse abbiamo capito perché questa parola è tra le poche a non essere stata tradotta nell'interfaccia italiana di FR.
Più coraggio hanno avuto spagnoli e francesi, che nella loro interfaccia utilizzano rispettivamente "lote" e "lot", chissà se con maggiore efficacia!
Chi fra noi ha frequentato ms-dos ha nozione di che cosa è un batch file, uno di quei file con estensione bat che, una volta lanciati, erano capaci di eseguire magnificamente e senza discutere delle serie di comandi come, nel nostro caso, aprire Windows, caricare Omnipage, attendere che l'operatore scansionasse un certo numero di pagine e, all'ordine di chiusura, chiudere Omnipage, uscire da Windows e riportarci al nostro amato DOS.
I batch di FR a tutta prima sembrano meno spettacolari, ma si comportano circa nella stessa maniera: i comandi che memorizzano ed eseguono senza discutere riguardano il settaggio di certi parametri che noi ci accingiamo a conoscere.
Per ora diciamo che all'apertura Fine Reader si comporta secondo le istruzioni contenute in un batch che si chiama "default". Noi potremmo senz'altro modificare i parametri di default, ma io consiglio di non farlo. Se ci occorrono altri parametri creiamo un nuovo batch.

3. Come creare un nuovo batch.

<menu/file/nuovo batch>, o il suo omologo <control+n>, apre una finestra di dialogo con i seguenti campi:
a) "nome batch" che noi dobbiamo attribuire al fine di riaprire il batch in un momento successivo;
b) "modello", con due opzioni radio: "batch corrente" e "impostazioni predefinite". Qui si tratta di sapere se si vuole ripartire da zero (impostazioni predefinite) o se si vogliono tenere per buone le impostazioni del batch dal quale stiamo partendo (batch corrente);
c) dalla casella successiva possiamo andare in una finestra di gestione da cui richiamare dei modelli. Lasciamo stare per il momento;
d) il pulsante "crea" è quello che bisogna premere per portarci nel nuovo batch al quale abbiamo dato il nome e che adesso ci apprestiamo a configurare.
e) Per ora diciamo questo: per ogni nuovo documento (libro o altro) ci conviene aprire un nuovo batch. Se anche i parametri sono gli stessi, il batch farà da contenitore per tutti i files di immagine e di testo che comporranno l'intero lavoro. Dei vantaggi di questa scelta discuteremo poi: adesso tenetela per buona così.

4. Le opzioni.

Le troviamo nel solito <menu/strumenti/opzioni>, il quale apre una finestra a sei schede:
a) "generale";
b) "visualizza";
c) "scandisci apri immagine";
d) "riconoscimento";
e) "controllo ortografico";
f) "formattazione".

Su ognuna di queste schede ci soffermeremo prossimamente... Nel frattempo potete attivarvi voi stessi per dare un'occhiata. E comunque con i comandi di cui abbiamo parlato fin qui è possibile leggere in autonomia. Per problemi e domande specifici c'è sempre lo spazio della lista a disposizione.

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